Giambattista Marino, nato a Napoli nel 1569 e morto a Napoli nel 1625, è stato un poeta italiano, figura centrale del marinismo, una corrente della letteratura barocca. La sua opera, caratterizzata da virtuosismo stilistico, sensualità e gusto per l'eccesso, ha esercitato un'influenza enorme sulla poesia europea del Seicento.
Vita e Opere Principali:
Esordi e Formazione: Iniziò la sua carriera letteraria a Napoli, frequentando circoli aristocratici e dimostrando presto un talento eccezionale per la poesia.
Il Soggetto di Grazia (1599): Una raccolta di rime sacre e profane che rivela già le caratteristiche principali del suo stile.
Soggiorni a Roma e Torino: Visse a Roma, dove entrò in contatto con ambienti ecclesiastici e letterari, e poi a Torino, alla corte di Carlo Emanuele I di Savoia.
L'Adone (1623): La sua opera più celebre, un poema mitologico in ottave di oltre 40.000 versi. L'Adone, considerato il manifesto del marinismo, narra le avventure amorose del giovane Adone e di Venere, in un tripudio di descrizioni sensuali, digressioni erudite e metafore ingegnose. Il poema fu oggetto di grande successo, ma anche di critiche per la sua lunghezza e la sua presunta immoralità.
La Sampogna (1620): Una raccolta di idilli pastorali, in cui si ritrova la stessa ricerca di effetti stilistici e la stessa sensualità presente nell'Adone.
Rime (Varie raccolte): Marino fu un prolifico autore di rime, raccolte in diverse antologie pubblicate durante la sua vita e postume.
Caratteristiche del Marinismo:
Concettismo: Uso frequente di concetti, cioè di figure retoriche basate sull'acutezza e l'ingegnosità.
Metafore: Ricorso a metafore audaci e sorprendenti.
Iperboli: Esagerazione ed enfasi.
Antitesi: Accostamento di elementi contrastanti.
Musicalità: Ricerca della musicalità e della sonorità del verso.
Sensualità: Erotismo e attenzione al piacere dei sensi.
Influenza:
L'influenza di Marino fu vastissima, non solo in Italia, ma anche in Francia, Spagna, Inghilterra e Germania. Il marinismo divenne una vera e propria moda letteraria, imitato e rielaborato da numerosi poeti. Tuttavia, a partire dal XVIII secolo, il gusto per l'eccesso e l'artificiosità del marinismo venne criticato e l'opera di Marino cadde in parziale oblio, per essere poi rivalutata nel XX secolo.
Critiche:
Marino è stato spesso criticato per la sua artificiosità e la sua mancanza di profondità. Alcuni critici lo hanno accusato di privilegiare la forma al contenuto, di essere troppo preoccupato di stupire e di compiacere il gusto del pubblico.
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